LUSSEKATTER (o Gatti di Santa Lucia)
- dicembre 12, 2019
- by
- Magda Dozio


Quanti di voi festeggiano Santa Lucia? Noi diciamo che siamo a metà strada, la nostra tradizione è e rimarrà quella del Natale ma c’è da dire che da quando i miei figli vanno a scuola nella provincia di Bergamo un po’ di questa festività l’abbiamo assorbita anche noi.
Questa brioche lievitata (o focaccina, dipende dal ceppo della tradizione) che vi presento oggi è proprio il dolce che celebra Santa Lucia ed è originario della Svezia. Le forme possono essere svariate e la più diffusa è appunto quella a S che ricorda l’arricciatura della coda del gatto e in corrispondenza dei riccioli vengono posti due chicchi di uvetta passa che simboleggiano gli occhi della Santa. Ci sono svariate storielle e tradizioni legate a Santa Lucia, da noi è usanza scrivere una letterina esattamente come per Babbo Natale, preparare cibo, fieno e carote da lasciare fuori, sull’uscio di casa, per attirare Santa Lucia e il suo asinello. Poi a nanna di corsa per i bimbi perché se la Santa arriva e li trova alzati lancia loro della cenere negli occhi e li rende ciechi.
Il suo sapore è molto particolare e si presta per essere mangiata sia come dolce che come salato. Contiene lo zafferano e da qui il suo colore giallo acceso, è povera di zucchero e burro per cui all’assaggio il sapore è neutro ma dalla sofficità estrema. A me personalmente piace farcirla con della buona confettura ma in tantissimi l’accompagnano a formaggi morbidi e saporiti come quelli Francesi o a delle confetture particolari come quella alla cipolla di tropea, o addirittura della mostarda. E’ anche per questo motivo che in alcuni luoghi viene chiamata focaccina e in altri invece brioche.
Per questa ricetta mi sono affidata a quella di Elena @ilmiopane_it, un blog che ho scoperto da poco ma che è fatto davvero molto bene per chi, come me, è alle prime armi con l’amico Licoli, le varie conversioni che richiede e quant’altro. Ci sono delle spiegazioni davvero molto chiare e semplici senza per forza essere di cose dei panificatori seriali, vi consiglio vivamente di buttarci un occhio perchè merita e chiarisce tanti dubbi.
Ho fatto solo un paio di modifiche e allungato di poco i tempi di lievitazione e il risultato è stato eccellente e mi ha molto soddisfatta.
Mani in pasta e tanto divertimento con… DOLCEZZA!!!

CON IL LI.CO.LI.:
- 550 gr di farina 00 con W 260
- 180 gr di LICOLI rinfrescato
- 80 gr di zucchero bianco semolato fine
- 125 gr di Yogurt bianco intero a TA
- 200 gr di latte fresco intero
- 40 gr di burro a TA
- 5 gr di sale fino
- 1 cucchiaino di miele di acacia
- 0,3 gr di zafferano (2 bustine)
- 1 uovo per lucidatura finale
CON LIEVITO DI BIRRA:
- 640 gr di farina 00 con W 260
- 15 gr di LDB
- 80 gr di zucchero bianco semolato fine
- 125 gr di Yogurt bianco intero a TA
- 290 gr di latte fresco intero
- 40 gr di burro a TA
- 5 gr di sale fino
- 1 cucchiaino di miele di acacia
- 0,3 gr di zafferano (2 bustine)
- 1 uovo per lucidatura finale

- ORE 11.00: Rinfrescate il vostro licoli 4 ore prima di iniziare la preparazione. Lasciatelo in forno con lucina accesa e nel giro di 3-4 ore raddoppierà e arriverà al collasso per poterlo utilizzare (in alternativa rinfrescatelo 24 ore prima della preparazione lasciandolo un’ora a temperatura ambiente per attivare la lievitazione, dopo di che mettetelo in frigo fino al momento dell’utilizzo e comunque non oltre le 24h, così lo avrete già pronto).
- ORE 15.00: Riscaldate il latte, quando arriva quasi al bollore spegnete la fiamma e aggiungetevi lo zafferano, mescolate bene per scioglierlo. Trasferitelo in una ciotola capiente e fatelo raffreddare.
- Nella ciotola della planetaria inserite lo zucchero, lo yogurt il mele e il Licoli e mescolate bene il tutto. Aggiungete poi il latte con lo zafferano e girate di nuovo.
- Aggiungete tutta la farina e fate lavorare il gancio a uncino (in velocità 1), a incordatura quasi ultimata aggiungete il sale e fate finire: la ciotola pulita e impasto attaccato all’uncino. Se vedete che dopo 10 minuti l’impasto è ancora molle aggiungete 2 cucchiai di farina. Lasciate riposare in ciotola coperta da canovaccio per 10 minuti (gli abbassiamo un po’ la temperatura che non fa mai male).
- In ultimo finite con il burro a pomata in due volte, quando la prima metà è stata assorbita inserite il restante fino ad arrivare alla nuova incordatura (tra i 20 e i 30 minuti al massimo a velocità 2).
- ORE 16.00: Trasferite l’impasto in una ciotola capiente e fate riposare coperta da canovaccio per 30 minuti a temperatura ambiente.
- ORE 16.30: Procedete con la prima piega di rinforzo a 3 come da foto. Stendete a rettangolo il panetto e piegate a portafoglio, girate verso di voi e chiudete di nuovo in due volte riformando la palla portendo tutte le pieghe al di sotto del panetto. Rimettete in ciotola e fate riposare altri 30 minuti in ciotola coperta sempre dal canovaccio.
- ORE 17.00: Procedete con la seconda piega a 3 identica alla precedente. Mettete in ciotola e coprite con canovaccio, ponetela in forno con lucina accesa per 4 ore.
- ORE 21.00: L’impasto sarà lievitato ma non raddoppiato, non importa. Prendetelo e divideto in 13 parti uguali. Avrà un peso totate di circa 1.2 Kg, ogni pallina dovrà pesare circa 90 gr. Da Quaeste palline ricavate delle striscie lunghe circa 25 cm e formate la S arrotolando in direzone opposte i due estremi. Disponetele su una teglia rivestita da carta forno.
- ORE 22.00: In ogni ricciolo inserite un chicco di uvetta e avvolgete la teglia in pellicola trasparente e ponete le brioche in frigo per la notte intera.
- ORE 06.30: Tirate fuori frigo le brioche e lasciatele 2 ore a temperatura ambiente, poi altre 2 ore in forno con lucina accesa.
- ORE 10.30: Sbattete un uovo e spennellate le vostre brioche. Cuocetele in forno statico e preriscaldato a 190° per circa 20-25 minuti, devono essere dorate, non troppo scure.
- Fatele acclimatare prima di gustarle.

- Se non le consumate entro le 24 ore ponetele in un sacchetto trasparente ermetico e congelatele.
- A me piacciono sempre un po tiepide e le ravvivo in forno ventilato a 150° per circa 7-8 minuti.
- Conservatele in contenitori ermetici perfettamente chiusi.
“Una brioche gialla della tradizione
che ci racconta una bella storiella”
Ci vuole dolcezza
❤
Magda