TORTA DI ROSE CON PASTA DI MANDORLA E FRAGOLINE DI BOSCO
- aprile 13, 2021
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La torta di rose, un grande classico sempre piacevole e gradevole al palato. Potevo io replicarla tale e quale? Ma figuriamoci, devo sempre trovare qualcosa da cambiare e modificare per far diventare e sentire una ricetta mia. Prima di tutto l’impasto, quasi sempre le torte di rose sono belle esteticamente ma non eccellano per super sofficità, a mio avviso. Per dare la forma di bocciolo l’impasto è poco idratato e con poca materia grassa, già visivamente da l’idea di secco e asciutto. Ma è risaputo che se un impasto è facilmente lavorabile in tal senso è per poi avere quella rigidità in cottura che poi ben mantenga la forma del bocciolo di rosa, andando a perdere di conseguenza la cosa che io più cerco in una brioche: la sofficità e la leggerezza.
Quindi il mio impasto è ricco e corposo, la brioche si scioglie in bocca, ariosa e soffice. Inoltre oltre al trio, generoso, di latte-uova-burro, ho voluto inserire una pasta aromatica che l’ha profumata come non mai. L’ho realizzata con la crema di arancia della Pariani mixata a del miele di arancia e vaniglia Bourbon liquida. Già l’impasto da crudo prometteva bene, tanto che non ho resistito e l’ho assaggiato, al mio solito 🙂
Ho poi deciso per una farcia davvero particolare e insolita ma che ha conferito delicatezza e raffinatezza alla brioche. Ho spalmato la buonissima pasta di mandorla siciliana e aggiunto tante fragoline di bosco semicandite, tutto e sempre di Pariani. Questi prodotti sono davvero speciali, non mi stancherò mai di ripeterlo. Alcuni anche difficilmente trovabili in commercio, come queste fragoline che hanno un sapore pazzesco e sono morbidissime!
Quindi se volete provare la mia torta di rose rivisitata e vestita a festa secondo me ne rimarrete davvero entusiasti, sulla farcia potete davvero giocare come volete anche se la combo mandorla-fragoline è davvero vincente! Ma sarà l’impasto che vi stupirà, anche dopo un paio di giorni e una passata nel ventilato a bassa temperatura riprende immediatamente tutta la sofficità come appena sfornate!
Buonissima preparazione con… DOLCEZZA!!!
PER L’IMPASTO:
- 300 gr di farina per Brioche (Io Molino Dallagiovanna W380)
- 200 gr di farina uniqua gialla (Molino Dallagiovanna W300)
- 160 gr latte fresco intero
- 135 gr Licoli rinfrescato e pronto all’uso
- 140 gr zucchero bianco semolato fine
- 2 albumi medi a T.A. (70gr)
- 2 tuorli medi a T.A. (35gr)
- 120 gr burro a pomata
- 50 gr crema o pasta di arancia (io Pariani) —> in alternativa potete mixare dell’arancia candita
- 30 gr di miele di arancio
- 1 cucchiaino raso di vaniglia liquida (o una bacca, la polpa)
- 4 gr sale
PER LA FARCITURA:
- 180 gr di pasta di mandorla siciliana (io Pariani)
- 260 gr di fragoline di bosco semicandite (io Pariani)
PER LA LUCIDATURA:
- 65 gr glucosio (io Decora)
- 65 gr zucchero bianco semolato fine
- 50 gr acqua a T.A.
INOLTRE:
- Un tuorlo con un pò di latte per spennellare
CON LDBF:
- 570 gr di farina
- 230 gr di latte
- Dai 2 ai 6 gr di lievito (per una lievitazione lunga fare 1,5 gr/massimo 2)
CON PMS:
- 470 gr di farina
- 160 gr di latte
- 150 gr PMS
- Vi consiglio di partire con la preparazione del dolce alla sera in modo che la lievitazione avvenga di notte e al mattino andrete a formare i boccioli. Le uova devono essere a temperatura ambiente, separate i tuorli dagli albumi e mettete a disposizione tutti gli ingredienti. Il burro deve essere morbido, a pomata (non liquido).
- Per la pasta di arancia: girate in una ciotolina la crema di arancia, inserite poco per volta il miele il miele e la vaniglia e girate. La consistenza sarà compatta ma non troppo, e appiccicosa.
- Nell’impastatrice o nel boccale della planetaria inserite il latte e il Licoli (oppure altro tipo di lievito e procedete uguale), scioglietelo girando energeticamente con una frusta a mano. Inserite anche metà dello zucchero a disposizione e continuate a mischiare con la frusta in modo da andare a scioglierlo.
- Inserite gli albumi e tutta la quantità di farina e fate lavorare a media velocità, fino a che l’impasto si compatta e visivamente risulta estendibile, elastico.
- A questo punto inserite lo zucchero rimanente e fate lavorare l’uncino fino ad assorbimento. Continuate con un tuorlo per volta, il secondo inseritelo solo quando il primo si è omogenizzato all’impasto. Continuate fino a incordatura ricordando di non scaldare troppo l’impasto. Proseguite con la pasta di arancia aromatizzata e infine inserite il sale.
- Terminate con il burro a pomata inserendolo in 3 volte. Raggiungete così l’incordatura finale. La consistenza deve essere elastica e non appicicosa.
- Trasferite l’impasto su di un piano di lavoro, fate un paio di pieghe e riponete in un contenitore graduato capiente. Segnate dopo 30 minuti di relax la lievitazione di partenza e fin dove deve arrivare per raggiungere il raddoppio. Ponetela a una temperatura di 24/25 gradi per tutta la notte, 12 ore. (se la preparazione la fate di giorno potete saltare questa fase di riposo e far lievitare con lucina accesa per il tempo necessario al raddoppio).
- Al mattino la massa sarà raddoppiata, se non lo fosse mettetela un pò al caldo per darle la spinta mancante mancante (28°). Imburrate leggermente il piano di lavoro e adagiate l’impasto.
- Allargate la massa sollevandola ed estendendola con le mani, fino a formare un rettangolo, non ci sarà bisogno del mattarello.
- Omogenizzate la pasta di mandorle girandola bene con un cucchiaino direttamente nel vasetto e poi distribuitela per l’intero rettangolo aiutandovi con una spatola. Distribuite le fragoline di bosco.
- A questo punto cominciate a girare il rotolo dalla parte più lunga, arrivando fino alla fine del rettangolo, a ogni giro che fate inglobate all’interno le fragoline senza farle scivolare in avanti. Con un tarocco di ferro tagliate le roselline ad uno spessore di circa mezzo cm e adagiatele nel vostro stampo foderato di carta forno precedentemente bagnata, strizzata e asciugata. Dovranno risultare vicine tra di loro.
- Mettetele a lievitare per circa tre ore a 27 gradi costanti, i boccioli dovranno risultare gonfi, visivamente cresciuti e di conseguenza uniti tra di loro.
- Spennellate la torta di rosa con il tuorlo e il latte mescolati insieme e infornatela a 180° in forno statico e preriscaldato per circa 25/30 minuti, nella parte inferiore del forno. Quando avrà assunto un bel colore dorato è pronta.
- Nel frattempo inserite in un pentolino il glucosio, lo zucchero e l’acqua e girate bene con una frusta a mano. Mettete sul fuoco medio e aspettate un leggero bollore. A questo punto abbassate la fiamma al minimo e girate di tanto in tanto senza mai toglierlo dal fuoco.
- Appena sfornate la torta di rosa spennellate lo sciroppo di glucosio. Quindi a sciroppo e a torta ben calde.
- Per lo sciroppo: attenetevi alle mie quantità, frutto di ripetizioni per trovarne la giusta consistenza. Se scendete in % con glucosio e zucchero otterrete uno sciroppo meno denso e più bagnato che quindi tenderà a scivolare via e andrà a bagnare la brioche invece di lucidarla. Se la percentuale invece la alzate andrete ad ottenere uno sciroppo più denso che asciugando sul prodotto prenderà un colore biancastro.
- Conservate la torta di rose in un sacchetto ermetico ben chiuso e consumatela nel giro di 2 giorni, diversamente dividetela in boccioli e metteteli in congelatore, tirateli fuori la sera prima per consumarli poi la mattina successiva.
- Conservano la loro sofficità a lungo.
- Io ho volutamente fatto una torta di rose piccola per poi fare delle chioccioline con l’impasto che mi avanzava. Se usate una tortiera da 24/26 cm ci starà tutto in quella.
- Ho usato i tuorli delle uova a pasta gialla per avere l’impasto di un colore più brillante e luminoso.
- Sulla mia pagina instagram troverete dei video tutorial su come formarla.
“Un gusto delicato e raffinato,
una vera coccola per il palato“
Ci vuole dolcezza
❤
Magda