PAN BRIOCHE 2.0 A LIEVITAZIONE MISTA MONTERSINO
- settembre 28, 2021
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Quando riesco a ritagliarmi dei piccoli momenti per me, la cosa che più amo fare è buttarmi a capofitto in qualche bel libro scritto da dei maestri della pasticceria, della panificazione, dei grandi lievitati. Ne rimango affascinata e mi ci rifugio proprio in quelle parole e scatti che stimolano la mia mente immaginando le loro mani sapienti e talentuose al lavoro, come se stessero danzando con gli impasti. Entro in un mondo tutto mio che mi fa sognare nel vero senso della parola.
Raramente replico per filo e per segno delle loro ricette, seppur ne rimango estremamente affascinata. Questo semplicemente perchè sono fatta così, voglio dare a me stessa e a voi qualcosa di mio, che provenga da me, dalle mie idee poi messe nero su bianco.
Questa volta invece mi sono promessa di seguire per filo e per segno una semplice ricetta del Maestro Montersino. Perchè vi chiederete? Per capire meglio i benefici o gli scompensi di una LIEVITAZIONE MISTA. Se ne sente parecchio parlare nei loro libri, e quasi sempre viene applicata su un lievitato dove i grassi sono di una certa importanza (tuorli, burro ecc).
Questo, sostanzialmente per un motivo principale: il lievitato prenderà i profumi, l’aroma, quella leggera nota acida e la morbidezza che un lievito madre maturo conferisce a un impasto ma con la spinta in cottura di un lievito compresso. Lo stesso lievito naturale prolungherà la Shelf Life, e cioè conserverà meglio il prodotto senza farlo seccare o indurire velocemente, nel mentre il lievito compresso accorcerà anche i tempi di lievitazione. La lievitazione mista permette a chi non ha molto tempo da dedicare alle tante ore che richiede il processo di un lievitato dolce, di sfornare un prodotto finito in tempi celeri e con risultati eccellenti in termini di leggerezza, morbidezza e conservazione. Soprattutto se questo è ricco di grassi e magari prevede anche un doppio impasto.
Sono partita ovviamente da una base molto semplice e a un solo un impasto. Mi sono attenuta a tutte le sue quantità eseguendo per filo e per segno la ricetta. Rispetto al libro ne ho solo cambiato la forma e aggiunto della crema fondente per ingolosirlo di più ai miei bambini.
Conclusione finale di una Magda partita molto scettica (scettica perchè prevenuta dopo quasi 2 anni con solo il mio lievito madre): mi ha sorpreso il profumo, ho ritrovato quello del mio Licoli, cosa che pensavo si coprisse un pò. I tempi si sono dimezzati e c’è stata molta più spinta verticale in cottura. Leggero sì ma un pò meno filante rispetto a quello che sono abituata, la conservazione nei giorni davvero identica.
Quindi un bilancio positivo che consiglio a chi ha tempi stretti per dedicarsi a un lievitato di importanza strutturale. Per me questo metodo avrà ancora più senso quando ci sarà un doppio impasto e i vari step si allungheranno ulteriormente. E penso che testerò la cosa prestissimo.
Nel frattempo, osate anche voi come me, puristi del lievito naturale, e mi saprete dire. Sapete quanto io ami il confronto e le opinioni altrui.
Buonissima preparazione con… DOLCEZZA!!!
PER L’IMPASTO:
- 500 gr di farina a 300W (io Uniqua gialla Molino Dallagiovanna)
- 100 gr di Licoli (125gr madre solida)
- 6 gr di Lievito di birra (oppure 25 gr di quello secco)
- 125 gr di burro
- 125 gr di tuorlo (circa 6/7 tuorli)
- 100 gr di acqua
- 75 gr di uova intere (o uno molto grande o un uovo e mezzo circa)
- 27,5 gr di zucchero bianco semolato fine
- 15 gr di malto
- 15 gr di sale
- 10 gr di latte in polvere
PER LA FINITURA:
- 1 tuorlo
- 3 cucchiai di panna (o 2 di latte intero)
PER L’EVENTUALE FARCIA:
- 200 gr di crema al cioccolato fondente (io Lindt)
- Rinfrescate il vostro Licoli e portatelo al doppio del volume.
- Nel boccale dell’impastatrice inserite tutta la farina, lo zucchero, il malto, il latte in polvere, il lievito di birra fresco sbriciolato, il Licoli, tutta l’acqua e le uova intere. Azionate a media velocità e fate compattare e assorbire gli ingredienti, ci vorranno dai 10 ai 15 minuti. Si formeranno delle grosse palline corpose, è giusto così.
- Unite i tuorli in 3-4 volte e vedrete che l’impasto comincia ad assumere elasticità. Quando sono ben assorbiti procedete con il burro a pomata (ammorbidito) in più riprese e terminate con il sale. Il tutto richiederà circa 20 minuti o poco più, un occhio di riguardo alla temperatura che non deve salire sopra i 27°. Otterrete un impasto liscio, elastico e morbido.
- Fate una veloce piega su banco, uno slap & fold leggero e mettete in contenitore graduato, coprite la superficie con della pellicola trasparente e bucherellatela. Lasciate raggiungere il raddoppio a temperatura ambiente.
- A questo punto rompete la lievitazione schiacciando leggermente con le mani se avete utilizzato un contenitore largo, o con un pugno se dovesse essere stretto, facendo uscire i gas di lievitazione,. Coprite di nuovo con pellicola e ponete in frigo per 3 ore (io 5 ma a temperatura molto bassa, 2°).
- Dividete l’impasto in 3 parti e per ogni parte stendete una sfoglia rettangolare con l’aiuto di un mattarello. Più o meno di 40x20cm.
- Spatolate della crema al cioccolato rimanendo staccati dal bordo di circa mezzo cm, arrotolate dal lato più lungo. Tagliate per metà il rotolo e intrecciatelo. Fate la stessa cosa con le altre due parti, unite i 3 ceppi e formate il treccione.
- Imburrate il vostro stampo e ponete all’interno la treccia, ponetelo in cella di lievitazione a 30° (io ho fatto 28°) con una bacinella di acqua calda che cei umidità, l’ideale sarebbe raggiungere l’80%. Se non avete la cella va bene il forno con lucina accesa e con lo stesso modo operandi. Coprite lo stampo con coperchio o con pellicola trasparente bucherellata. Sarà pronto quando raggiunge il bordo.
- Pre riscaldate il forno a 170° in modalità statica e lucidate il pan brioche con un tuorlo sbattuto insieme a della panna o a del latte. Infornate e fate cuocere fino a doratura.
- Io ho sfornato a 92° al cuore e ci ha messo 1 ora piena.
- Le dosi del lievito compresso sono esattamente da ricetta di Montersino, nulla vi vieta di abbassarle ulteriormente e allungare un pò la lievitazione.
- La ricetta prevede l’uso della madre solida, usando il Licoli ho abbassato di 25 gr. Se avete la solida sono 125gr.
- Conservate il pan brioche in una busta ben sigillata e lontano da ambiente umido, rimmarrà morbido per diversi giorni.
- Potete omettere le creme e lasciarlo semplice e naturale, cambiargli la forma o farlo allungarlo come se fosse un panfrutto.
- Nelle mie storie Instagram in evidenza troverete passaggi, foto e delle mini clip. Oltre alla spiegazione a voce sulla lievitazione mista.
“Ricco ma estremamente
leggero e soffice“
Ci vuole dolcezza
❤
Magda