Mi presento.
Mi chiamo Magda e sono una ragazza con la la passione per la cucina, in modo particolare per i dolci in tutte le loro forme.
Sono una moglie e mamma di due splendidi bambini di 8 e 3 anni che adoro e ai quali ho dedicato tutta me stessa in questi anni.
Abbiamo vissuto per sei anni nella città di Lecco e nel 2016 ci siamo trasferiti in piena Brianza, in un piccolo paese vicino al fiume Adda. Uno dei miei sogni più grandi finalmente realizzato, la mia casina progettata e arredata nei minimi dettagli, con un bellissimo giardino, grandi vetrate e una cucina meravigliosa e su misura per la mia passione più grande.
Avendo ora del tempo in più da dedicare a me stessa ho voluto intraprendere questo progetto e aprire il mio blog per condividere ricette di ogni tipo con voi.
Il nome “Dolcemente con Magda” nasce dalla mia convinzione che con dolcezza qualsiasi cosa diventa migliore e in modo particolare cucinare con dolcezza rende tutto più buono e più appagante.
Quando cucino lo faccio sempre pensando a qualcuno, a fare qualcosa che lo renderà felice e soddisfatto, alla curiosità che avranno ad assaggiare e scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Gli occhietti che ridono dei miei bimbi davanti alla loro ciambella al cioccolato al rientro da scuola è qualcosa di indescrivibile.
La frase che più mi rappresenta è senza dubbio questa:
“Si cucina sempre pensando a qualcuno altrimenti stai solo preparando da mangiare”

…. con dolcezza
Magda

R I C E T T A R I O


DANESI A BARCHETTA

  • settembre 11, 2022
  • by
  • Difficoltà:
  • Quantità: 18 danesi
  • Tempo di preparazione: 18
  • Tempo di cottura: 25/30 minuti
  • Misura stampo: ---

  • Penso le brioche più buone, o meglio. Quelle che più piacciano a me tra le tantissime!
    Le classiche, con crema pasticciera e gocce di cioccolato fondente, ma adoro tantissimo anche la versione pasticciera-uvetta e difatti ne faccio sempre un pò e un pò, tutti accontentati!

    Ho fatto un impasto con anche farina di farro, sapete quanto mi piaccia, e la trama più rustica mi è piaciuta tantissimo. Ho inserito anche la melassa, un dolcificante molto aromatico e dagli aromi spiccati. Al naturale, all’assaggio, a me ricorda la liquirizia. Ovviamente nell’impasto e sul risultato finale non si rivela tale, ma da proprio un aroma più marcato, senza rendere il dolce stucchevole.

    La formatura a barchetta la potete trovare nel mio reel di instagram, vedere le mani che lavorano rende molto di più che leggere e immaginare. Ve lo garantisco!

    Buonissima preparazione con… DOLCEZZA!!!

     


    PER L’IMPASTO:

    • 500 gr di farina per Brioche (Io Molino Dallagiovanna W380)
    • 100 gr di farina al farro spelta (io tipo 1)
    • 180 gr latte fresco intero (30%)
    • 150 gr Licoli rinfrescato e pronto all’uso (25%)
    • 90 gr di zucchero di canna fine (15%)
    • 60 gr zucchero bianco semolato fine (10%)
    • 2 albumi medi a T.A. (70gr)
    • 2 tuorli medi a T.A. (35gr)
    • 120 gr burro a pomata (20%)
    • 35 gr miele al limone (o millefiori/acacia) (6%)
    • 48 gr di melassa (8%)
    • 4,8 gr sale (0,8%)
    • 1,5 gr di vaniglia in polvere
    • 24 gr di acqua (4%)

    PER LA CREMA PASTICCIERA:

    • 350 ml di latte fresco intero
    • 3 tuorli (a pasta gialla)
    • 95 gr di zucchero bianco semolato fine
    • 25 gr di maizena/amido di mais
    • 2 limoni BIO la buccia

    PER LA LUCIDATURA:

    • Un tuorlo
    • 2 cucchiai di latte

    PER LA GUARNIZIONE:

    • Gocce di cioccolato fondente tra il 55 e il 65% q.b.
    • Uvetta sultanina q.b.
    • 2 cucchiai di Rum
    • Zucchero semolato fine q.b.

    CON PASTA MADRE cambiare solo queste grammature:

    • 225 gr PM solida
    • 525 gr farina totale

    CON LDB Fresco cambiare solo queste grammature:

    • 3 gr LDBF
    • 650 gr farina totale
    • 235 gr latte

    1. Vi consiglio di partire con la preparazione del dolce alla sera, intorno alle 18.30 in modo da far compiere la prima lievitazione di notte. Io ho rinfrescato il lievito alle 13.30. Le uova e il latte devono essere a temperatura ambiente, separate i tuorli dagli albumi e mettete a disposizione tutti gli ingredienti. Il burro deve essere morbido, a pomata (non liquido).
    2. Nell’impastatrice o nel boccale della planetaria inserite le farine con il latte, gli albumi, il Licoli e un terzo dello zucchero a disposizione. Fate compattare senza lavorare troppo a lungo, in questa fase non ci deve essere nessuna maglia glutinica. L’impasto deve essere solo bello compatto con gli ingredienti ben assorbiti tra di loro, se lo tirate con le mani deve opporre resistenza allo strappo. 
    3. A questo punto il miele, la melassa, la vaniglia, i due terzi di zucchero e i tuorli e fate lavorare fino ad assorbimento. Qui invece lavorate fino a incordatura. Aggiungete il sale e fate un fermo macchina di 15′ una volta che è assorbito. 
    4. Proseguite con l’ultima fase del burro inserendolo in due volte con l’impastatrice e in 3/4 volte con la planetaria. Raggiungete così l’incordatura finale. La consistenza deve essere elastica e non appicicosa. Ora aggiungete l’acqua, è facoltativa. Poca alla volta e solo se viene ben assorbita proseguite con la restante. 
    5. Trasferite l’impasto su di un piano di lavoro, fate un paio di pieghe e riponete in un contenitore graduato capiente. Segnate dopo 30 minuti di relax la lievitazione di partenza e fin dove deve arrivare per raggiungere il raddoppio. Ponetela a una temperatura di 23/24° per tutta la notte, circa 12 ore (se la preparazione la fate di giorno potete saltare questa fase di riposo e far lievitare con lucina accesa, non oltre i 28°,  per il tempo necessario al raddoppio). 
    6. Sempre la sera prima preparate la crema pasticciera: in un pentolino mettete il latte e le bucce dei limoni precedentemente ben lavati e asciugati. Fatelo scaldare a fiamma moderata  e quando sfiora il bollore toglietelo dal fuoco e fate riposare per 5 minuti. 
    7. Con una frusta a mano sbattete i tuorli con lo zucchero. Quando diventano chiari aggiungete la maizena/amido di mais e mescolate bene, non ci devono essere grumi. 
    8. Filtrate attraverso un colino il latte eliminando le bucce del limone. Versate il latte caldo sul composto di uova e mescolate bene con la frusta. Mettete sul fuoco a fiamma moderata e fate addensare girando continuamente. Ad addensatura ultimata (non deve essere troppo corposa, ma piuttosto morbida) spegnete e trasferite la crema in una teglia larga in pirex e copritela con pellicola a contatto. Dopo circa 40 minuti potete metterla in frigo per l’intera notte. 
    9. Alle 7/8 del mattino troverete la massa raddoppiata, se non lo fosse mettetela un pò al caldo per la lievitazione mancante (26/27°). Imburrate leggermente il piano di lavoro e adagiate l’impasto.
    10. Sgonfiate delicatamente l’impasto, allargatelo tanto quanto basta per dar lui una piega a tre. Coprite con canovaccio e lasciate riposare 20 minuti. 
    11. Allargate la massa sollevandola ed estendendola con le mani, fino a formare un rettangolo, terminate con l’aiuto del mattarello per ricavare un rettangolo di 60x42cm. Da questo rettangolo ricavate tre strisce dalla parte della lunghezza (14cm l’una) e da qui formate i rettangoli incidendo con la rotella dalla parte della larghezza che dovranno essere di circa 7,5 cm. I rettangoli finiti saranno quindi 24 per una misura di 14×7,5cm. 
    12. Incidete ogni rettangolo centralmente con la rotella, stando staccati cica un cm dai due bordi. Formate le danesi facendo entrare le prime due estremità alte dal sopra verso l’interno e arrotolando 2/3 volte. Infine le due estremità basse in senso contrario, e cioè facendole entrare dal sotto e arrotolandole anch’esse un paio di volte. Allungate la barchetta a piacimento e disponetela su di una teglia microforata rivestita da carta forno. 
    13. Mettete in seconda lievitazione a circa 27° per almeno un paio di orette, devono essere visibilmente ben cresciute. Se volete guarnirle poi con ance dell’uvetta sultanina, mettetela a mollo in questa fase con acqua e, a piacimento, 2 cucchiai di rum. Dopo 45 minuti scolatela e strizzatela bene, mettetela su di un panno di cotone, tamponatela e lasciatela su di esso ad asciugare fino al momento di utilizzo.
    14. A lievitazione avvenuta preriscaldate il forno a 180° in modalità statica. Nel frattempo riempite una sac-à-poche senza beccuccio con la crema pasticciera, tagliate la punta e farcite le vostre barchette. Guarnite con gocce di cioccolato e uvetta. Sbattete il tuorlo con il latte e lucidate esternamente la brioche, cospargendo infine di zucchero bianco fine. 
    15. Cuocete nella parte più bassa del forno per circa 20/25 minuti, fino a quando arriva alla giusta doratura, non proseguite troppo a lungo altrimenti tenderanno a seccare esternamente.

    • Conservate le brioche in sacchetti ermetici ben chiusi e consumateli nel giro di 2 giorni, diversamente metteteli in congelatore e tirateli fuori la sera prima per consumarli poi la mattina successiva.
    • Conservano la loro sofficità a lungo.
    • Per avere la crema pasticciera così giallo acceso dovete utilizzare i tuorli delle uova a pasta gialla che hanno un colore molto più aranciato.
    • Sulla mia pagina instagram troverete dei video tutorial su come formarle.



    “Profumo e golosità
    infinita

    Ci vuole dolcezza

    Magda

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