Mi presento.
Mi chiamo Magda e sono una ragazza con la la passione per la cucina, in modo particolare per i dolci in tutte le loro forme.
Sono una moglie e mamma di due splendidi bambini di 8 e 3 anni che adoro e ai quali ho dedicato tutta me stessa in questi anni.
Abbiamo vissuto per sei anni nella città di Lecco e nel 2016 ci siamo trasferiti in piena Brianza, in un piccolo paese vicino al fiume Adda. Uno dei miei sogni più grandi finalmente realizzato, la mia casina progettata e arredata nei minimi dettagli, con un bellissimo giardino, grandi vetrate e una cucina meravigliosa e su misura per la mia passione più grande.
Avendo ora del tempo in più da dedicare a me stessa ho voluto intraprendere questo progetto e aprire il mio blog per condividere ricette di ogni tipo con voi.
Il nome “Dolcemente con Magda” nasce dalla mia convinzione che con dolcezza qualsiasi cosa diventa migliore e in modo particolare cucinare con dolcezza rende tutto più buono e più appagante.
Quando cucino lo faccio sempre pensando a qualcuno, a fare qualcosa che lo renderà felice e soddisfatto, alla curiosità che avranno ad assaggiare e scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Gli occhietti che ridono dei miei bimbi davanti alla loro ciambella al cioccolato al rientro da scuola è qualcosa di indescrivibile.
La frase che più mi rappresenta è senza dubbio questa:
“Si cucina sempre pensando a qualcuno altrimenti stai solo preparando da mangiare”

…. con dolcezza
Magda

R I C E T T A R I O


BANANA BREAD (Versione Maldive)

  • Difficoltà:
  • Quantità: 12 persone
  • Tempo di preparazione: 30 minuti
  • Tempo di cottura: 55 minuti
  • Misura stampo: 30x11 cm

  • Ve lo avevo promesso, chi mi ha seguito nelle stories di Instagram ha constatato di quanto io fossi ossessionata durante la mia vacanza alle Maldive dal loro Banana Bread. Di una bontà pazzesca, ancora più bananoso e dolcino del nostro e con quella cosa in più che lo differenzia in positivo.

    Bene, chi mi conosce ben sa che se la sottoscritta si fissa con qualcosa poi deve andarci a fondo fino a che non trova l’arcano, altrimenti quel martello fisso in testa continua a battere imperterrito.

    Qualcosa avevo già capito ma poi, corrompendo e parlando con il pasticcere Maldiviano (hanno una bravura nelle mousse e nella lavorazione del cioccolato invidiabile, credetemi) sono arrivata alla conclusione. Mica semplice, anzi direi una mezza impresa per un mix di lingue varie che rendeva tutto più complicato.

    Vi svelo ciò che ho appreso per illustrarvi questa loro, davvero fantastica, versione!

    1. Per prima cosa loro non hanno le banane grandi bensì quelle mignon, e già li la differenza è notevole. Il sapore della bananina è più accentuato, ancora più compatto e appiccicoso e visivamente parlando il colore è molto più giallo, quasi un giallo polenta.
    2. Le noci che loro usano sono quelle Pecan e non quelle normali che abbiamo noi nella grande distribuzione.
    3. Non mettono il cioccolato (io però le gocce le ho messe altrimenti mi prendevo una sgridata dai miei figli).
    4. Aggiungono invece i semi di papavero.
    5. Loro omettono la cannella (noi invece tendiamo a inserirla, io non l’ho mai messa).
    6. Lavorano prima i liquidi e poi separatamente i secchi per unirli insieme (e io il Banana Bread così non l’ho mai fatto).

    Il risultato: un Banana Bread ricchissimo di sapore, energico a mille ma leggero come una nuvola. Non si sbriciola al taglio ed è ben compatto, regge l’inzuppo per chi piace senza squagliarsi.

    Mi ha conquistata e ormai questa ricetta la farò mia a vita. Di base ho seguito la mia preparazione storica a livello di ingredienti principali (farina, uova, zucchero ecc) e grammature, ho modificando totalmente la procedura e sostituito/aggiunto gli ingredienti che vi dicevo poco sopra.

    Se siete curiosi di scoprire questa versione Maldiviana non vi resta altro che mettere le mani in pasta, sarete catapultati immediatamente sulla mia bella isoletta (almeno mentalmente parlando)!

    Buona preparazione tropicale a tutti amici miei con una dose doppia di… DOLCEZZA!!!

     


    • 210 gr di farina 00
    • 40 gr di fecola di patate
    • 150 gr di zucchero bianco semolato fine
    • 90 gr di burro sciolto
    • 2 uova di media grandezza a temperatura ambiente
    • 120 gr di yogurt intero alla banana
    • 8-9 piccole banane molto mature (per un totale di 300gr esclusi scarti e buccia)
    • 130 gr di noci pecan tritate
    • 80 gr di gocce di cioccolato fondente
    • 30 gr di semi di papavero
    • 4 gr di sale fine
    • 4 gr di bicarbonato
    • 4 gr di lievito
    • 30 noci pecan intere circa per il decoro finale

    1. Fate sciogliere a microonde o a bagnomaria il burro e lasciarlo raffreddare. Tritate le noci pecan e mettetele da parte. 
    2. Setacciate la farina insieme al sale, al lievito e al bicarbonato. Mischiate il tutto bene insieme anche allo zucchero. 
    3. Aggiungete le noci pecan tritate, le gocce di cioccolato e i semi di papavero e mescola molto bene. Mettete in parte per l’occorrenza.
    4. Schiacciate le banane e riducetele a purea. Sbattete leggermente le uova e aggiungetele alla purea di banana mischiando il tutto con una frusta a mano.
    5. Aggiungete anche lo yogurt e il burro fuso e mescolate accuratamente il tutto sempre con la frusta a mano. 
    6. Versate i liquidi sopra i secchi e mischiate dal basso verso l’altro con una spatola a mano. Fate questa operazione solo fino quando i secchi hanno assorbito i liquidi, non proseguite oltre. L’impasto non deve essere stressato e deve risultato semplicemente ben amalgamato e sodo, leggermente appiccicoso al tatto. 
    7. Imburrate ed infarinate lo stampo da plumcake e versate il composto livellandolo per bene. Procedete con il decoro appoggiando sulla superficie le noci pecan come meglio desiderate. 
    8. Cuocete il banana bread in forno preriscaldato a 180° per 55 minuti ponendolo nella parte inferiore del forno. Trascorsi 45 minuti copritelo con carta alluminio e terminate la cottura. Sformatelo quando è completamente freddo.

    • Conservate il banana bread ben coperto da una cupola di vetro.
    • Consumatelo entro 3 giorni.


    “Una versione leggermente diversa dalla nostra

    che lo rende ancor più speciale e goloso”

    Ci vuole dolcezza

    Magda

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