PANE INTEGRALE CON MALTO D’ORZO TOSTATO
- giugno 07, 2023
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Una base importante di farina integrale, grano arso e il malto d’orzo tostato che è qualcosa di straordinario.
Il suo profumo tostato è meraviglioso, il sapore qualcosa di davvero unico e che non ti fa smettere di mangiarlo. Continuamente. Per me una vera dipendenza, se lo tostate poi leggermente i sapori e i profumi si accentuano ai massimi livelli!
Un pane intenso e immenso, nocciolato e con quel finale come un pò di torrefazione misto a cacao amaro. Il malto d’orzo va inserito nella percentuale che va dal 2 al 5% sul totale della farina. Io ho inserito il 2% e già così i profumi sono ben accentuati e decisi, volendo potete aumentare di un pò.
Sicuramente è un pane particolare e che da il meglio di se con una buona parte di parte cruscale che ne esalta tutte le sue proprietà.
Provatelo e mi direte! Buonissima preparazione con… DOLCEZZA!!!

Dose per 2 pagnotte da circa 600 gr di peso ciascuna:
- 450 gr di Farina Integrale a W280 – 75 %
- 90 gr di Farina Tipo 1 a W380 – 15%
- 60 gr di Grano Arso (io Molino Bongermino) – 10%
- 12 gr di Malto d’Orzo Tostato (io Bongiovanni Torino) – 2%
- 468 gr di acqua – 78%
- 120 gr di Licoli – 20%
- 13,8 gr di sale – 2,3%
CON PASTA MADRE SOLIDA cambiare solo queste variabili:
- 535 gr farina
- 200 pasta madre solida
CON LDB FRESCO cambiare solo queste variabili:
- 530 gr acqua
- 2 gr LDBF (oppure 1 gr se lo utilizzato per un poolish)

- Rinfrescate il vostro Licoli e portatelo alla giusta maturazione.
- In impastatrice inserite la farina insieme anche al malto d’orzo con il 70% di acqua (420 gr) e lasciate in autolisi 3 ore.
- Aggiungete il Licoli pronto in impastatrice (io l’ho inserito a due volte e mezzo il volume) e fate lavorare a media velocità fino a uniformarlo al resto dell’impasto. Proseguite con l’acqua rimanente facendo un fermo macchina solo se necessario. Le mie farine assorbivano molta acqua e la mantenevano in impasto, non è detto che le vostre reagiscano alla stessa maniera e nel caso così non fosse è buona cosa fermatesi nell’idratare ulteriormente se fatica ad essere assorbita. Fate riposare 30′, riprendete la corda dell’impasto e solo a questo punto aggiungete il sale.
- Relax di 15 minuti su banco e uno slap and fold. Altro relax di 20′ e staglio in due parti uguali. Non facendo la laminazione quindi procedo con un altro Slap & Fold. Queste pieghe iniziali saranno di forza, allungo bene il glutine verso di me e schiaffeggio su banco, riprendo e ripeto. Questo fino a che l’impasto oppone resistenza, lì mi fermo, pirlo e metto in ciotola leggermente oliata. In questo modo conferisco tenacità ma anche estensibilità.
- Procedo con i Coil Fold, me ne sono bastati due a distanza di un’ora l’uno dall’altro.
*Qui i tempi non dovete rispettarli alla lettera, guardate sempre il vostro impasto, potrebbero, per esempio, volercene 3 a distanza più ravvicinata a voi. - Finito l’ultimo inserite in contenitore graduato (pesandolo nel mentre lo fate) per la lievitazione di massa a 26° costanti fino al raggiungimento del 50% del volume. Bulk di 4 ore e mezzo per me. Se invece vi avvalete della spia come faccio io, fermatevi al 70% del volume.
- L’impasto visivamente non richiedeva la preforma, era sostenuto e già di suo bello tenace per cui a mio avviso non necessaria. Ho formato con 2 Fold & Roll.
- Lasciate per 45′ a temperatura ambiente ed mettete in frigo per l’appretto (maturazione) a 4 gradi costanti. Io dovendo cuocere la mattina successiva molto presto ho lasciato invece 90 minuti a temperatura ambiente in modo da innescare bene la fermentazione e fare poi solo 12 ore scarse di appretto.
- Il giorno successivo preriscaldate il forno a 270° con pentola di ghisa e pirofila di acqua per vapore al suo interno per 45 minuti (fino a che non comincia a bollire e creare vapore). Ore di appretto indicative: dalle 15 alle 18. Procedete con l’intaglio centrale andando leggermente sottopelle.
- Cottura: 270° per 8′ con coperchio + vapore. 250° per 15′. 220° per 8′ via coperchio e vapore. 200° per 10′. 180° per 10′. 130° per 15′ con spiffero. Io metto in pentola sempre anche due cubetti di ghiaccio prima di infornare.
- Se cuocete con il forno David: 230° per 20′ cielo e platea 3 – 210° per 10′ cielo 3 e platea 2 – 180° per 10′ cielo e platea 2 – 140° per 15′ con spiffero cielo e platea 2.

- Le due farine indicate di forza devono essere tecniche, quelle del supermercato per questo tipo di pane non vanno bene.
- Sulla mia pagina Instagram troverete le storie in evidenza, ci sono tutti i passaggi spiegati tramite dei video dimostrativi.
- Se utilizzate il LDBF sarebbe preferibile eseguire prima un poolish utilizzando 100gr di farina e 100gr di acqua presi dal totale. Considerate che rispetto a un lievito naturale viaggia più veloce e dovrete ridimensionare le ore di maturazione che saranno di meno.
- Conservatelo in sacchetti del pane di carta oppure in un porta pane. L’importante è che siano ben chiusi e lontani da umidità.
- Rimane morbido internamente e croccante fuori fino a 4/5 giorni, se non lo consumate tutto potete tagliarlo a fette e congelarlo.
“Un profumo che non si
scorda tanto facilmente!”
Ci vuole dolcezza
❤
Magda