NO KNEAD BREAD (Pane Senza Impasto)
- maggio 22, 2020
- by
- Magda Dozio
A volte il tempo scarseggia ma abbiamo comunque voglia di un buon pane fatto in casa, leggero e con la crosta croccante. Che duri almeno due giorni senza diventare di marmo. Il tempo si sa, per la panificazione è l’ingrediente principale per ottenere un risultato ottimale.
Mi sono imbattuta nel libro del No Knead di Jim Lahey, lui è un panettiere newyorkese famosissimo per le rinomate stecche di Jim (che sicuramente andrò a fare). E’ stata una lettura piacevole, interessante e formativa. Ho preso parecchi appunti e sicuramente seguirò passo a passo una sua ricetta.
Ovviamente, al mio solito, ho estrapolato informazioni utili e ho realizzato questo filone senza impasto seguendo alcune sue specifiche ma adattandole al mio Lievito Naturale. Come prima prova mi è piaciuta ma mi sono appuntata delle piccole modifiche per la volta successiva, il risultato finale è buono nonostante le tempistiche che quasi si dimezzano.
Per cui un pane molto meno impegnativo a livello di tempo, di costanza, di manualità. Non occorre alcuna planetaria. Un pane che farò quando i tempi saranno stretti senza avere chissà quali aspettative di super esplosione o alveolazione finale ma che comunque profuma di casa, profuma e sa di buono.
Buon impasto a tutti voi con… DOLCEZZA!!!
- 350 gr farina di forza W350 (70%)
- 150 gr farina Futura la Croccante (30%)
- 370 gr acqua (74%)
- 100 gr licoli già rinfrescato e pronto (12%)
- 10 gr sale (2%)
- E’ fondamenta avere il Licoli pronto all’uso nel momento in cui si comincia la preparazione, quindi calcolate bene i tempi.
- In una grande bowl misciate le due farine e il sale, sciogliete il Licoli in tutta l’acqua girandolo con una frusta a mano e versatelo sulle farine. Girate molto bene prima con un cucchiaio grande e poi a mano, non dovete impastare ma solo unire gli elementi in modo che tutta la farina sia bagnata e non ci siano parte secche. Coprite con un canovaccio per un’ora a temperatura ambiente.
- Al termine dell’ora di riposo fate delle semplici pieghe in ciotola (troverete i miei video tutorial sulle storie in evidenza su Instagram), prendete una parte di pasta e portatela al centro. Ripetete per sei volte in modo da finire il giro in ciotola. Coprite e lasciate riposare per 20 minuti. Vedrete che l’impasto, magicamente, si è strutturato da solo senza avere grumi interni. Ripetete l’ultima serie di pieghe in ciotola e inserite l’impasto in un contenitore graduato. Lasciate 10/15 minuti in relax per lasciarlo appianare e segnate poi gli ml di partenza. Calcolate dove dovrà arrivare il vostro impasto alla fine della prima lievitazione e cioè all’80% del volume (il mio è partito da 700ml e quindi il suo arrivo – 80% – è stato a 1.260 ml). Non andate oltre, mi raccomando.
- La mia lievitazione è terminata 7 ore dopo, volutamente fatta a temperatura ambiente e non con lucina accesa nel forno. Se volete ridurre ulteriormente i tempi mettete il contenitore in forno con la lucina.
- Infarinate il piano di lavoro con della semola o della farina di riso. Eseguite una semplice preforma con una piega a tre, copritelo sotto ciotola e lasciate in relax 30 minuti.
- Ribaltate l’impasto e formate il vostro filone (video tutorial sempre nelle storie in evidenza su Instagram) e cucitelo molto bene. Spolverate con della semola il cestino di lievitazione e adagiate il filone pizzicandolo ancore un po’ se la chiusura lo richiede. Lasciatelo in relax 20 minuti, copritelo con un canovaccio e mettetelo in frigo per la notte (10-12 ore).
- Il giorno successivo accendete il forno 30 minuti prima della cottura alla massima potenza consentita (250-280°) e fatelo riscaldare insieme alla pentola e con un piccolo contenitore contenente acqua per formare vapore. Mettete anche in frizzer il cestino con il pane sempre per il medesimo tempo.
- Trascorsi i 30 minuti fate gli intagli al pane con la lametta incidendo con impugnatura obliqua e andando in profondità di quasi 2 cm. Mettete in pentola di ghisa con attenzione per non bruciarvi.
- Cuocete per 25″ alla massima temperatura (250-280°), poi scoperchiate e togliete il contenitore dell’acqua abbassando la temperatura a 210° per 20″. Proseguite per altri 10″ a 180° ed infine per gli ultimi 20″ a 130° con spiffero (mettete un mestolo che ci consentirà di far passare l’aria che occorre).
- Fatelo completamente raffreddare in modo che ben si asciughi al suo interno prima di tagliarlo.
- Questo filone pesava finito e crudo 966 gr. Da cotto pesava 820gr. Calo del 15%.
- Conservate il pane in buste ermetiche oppure se li avete nei classici sacchetti di carta del pane.
- Croccante fuori e morbido dentro per più giorni, io oltre al terzo non sono arrivata perchè è finito prima.
- *Sulla mia pagina Instagram nelle storie in evidenza troverete tutti dei video dove illustrano i passaggi più salienti comprese le pieghe e la formatura. Guardando si apprende molto meglio, cose che scritte paiono impossibili vedrete che poi diventano fattibili.
“Un pane più rapido ma
con un ottimo risultato finale”
Ci vuole dolcezza
❤
Magda